Bambini e problemi di postura: cosa fare?
Quando un bambino ha un atteggiamento posturale poco piacevole alla vista del genitore, la frase tipica è: “stai su dritto”, oppure “tieni su le spalle”, etc. Ma serve? No, non serve affatto, se non a creare forme di inutili fatiche e nevrosi. La postura sciancata, debosciata, cifotica, chiusa in avanti del ragazzino/a, non è espressione di scarsa volontà o menefreghismo. Tanto meno è da imputare a debolezza muscolare.
Cosa fare quando i bambini non stanno “dritti” con la schiena?
Un corpo deve stare diritto per forze che sono fra di loro in equilibrio e non per continuo sforzo. Quella tipica postura è il frutto di uno stato tensivo di alcune catene muscolari la cui forza è assolutamente preponderante rispetto al dovuto e verso la quale il giovane (ma anche un adulto) ne risulta schiacciato ed impotente.
Non si deve stare dritti perché sappiamo come si deve stare o perché ce lo dicono; si deve poter stare liberamente e naturalmente diritti perché la “plasticità e l’equilibrio” delle catene muscolari verso la “sacra gravità” (che esercita il dovuto stimolo), lo consentono liberamente.
Quando invece i muscoli e le catene sono tese e corte, le loro tensioni esercitano una forza schiacciante tale da avere il potere di “ingobbire” il corpo stesso.
Quando la postura dei bambini si ingobbisce?
Sono catene muscolari che per qualche ragione (neurologica, meccanica o biochimica), devono essere “ritarate”, “riprogrammate”; ma, la prima cosa da fare, è scoprire chi o cosa ha causato tali disagi. Non basta mettersi ad allungare i muscoli; è d’obbligo cercare chi o cosa esercita una “azione di disturbo” che si scarica poi su muscoli e catene. Quando si individua la causa (un recettore perturbato…, cicatrici, malocclusioni, disbiosi, cisti emotive, etc.), e questa viene poi trattata o rimossa, allora il lavoro di riallungamento delle catene risulterà di grande efficacia e dunque si avranno ottimi risultati permanenti.
Questo fenomeno della postura che si “accascia”, non avviene solo a carico dei giovani; di fatto si può attivare per tutta la vita, pur con tempi e modalità diverse. Per questa ragione vi sono persone di una certa età che sono piegati in due, mentre altri che non hanno subito lo stesso disagio, sono perfettamente diritti. Pur vero che con il passare degli anni ci raccorciamo un po’ tutti…, ma ciò è quasi fisiologico.
Cifosi nei bambini
La cifosi è una condizione muscolo-scheletrica comune in cui la colonna vertebrale si incurva su un lato. Di solito è causata da restrizioni dei tessuti molli o da uno squilibrio muscolare, ma può anche essere causata da anomalie ossee o da altre condizioni come la scoliosi o la cifoscoliosi.
Nella regione toraco-lombare, la cifosi può essere definita come una curvatura verso l’esterno della colonna vertebrale toracica, che causa la sporgenza delle costole. La cifosi può talvolta causare la compressione del midollo spinale a causa della maggiore pressione sui nervi che lo attraversano. I casi più gravi possono causare dolore alla schiena e possono portare a complicazioni come stenosi spinale, ernia del disco e danni ai nervi.
Nei neonati, la cifosi si manifesta di solito in bambini obesi per la loro età o piccoli per la loro altezza. La cifosi viene spesso trattata con una combinazione di terapia fisica e farmaci. L’intervento chirurgico può essere necessario se causa dolore alla schiena o se ci sono complicazioni che richiedono un’attenzione immediata.