Le 10 attività da spiaggia che aiutano nostro figlio a leggere e scrivere
Se avete un figlio che quest’anno ha frequentato la prima elementare sapete bene quanto quest’anno sia stato impegnativo per lui.
Imparare a leggere e scrivere, prendere confidenza con numeri e concetti matematici: i mesi da settembre a giugno sono stati carichi di scoperte, successi e anche piccole frustrazioni.
Alla fine del primo anno della scuola primaria tra i bambini c’è una grande eterogeneità. Ci sono quelli che già sanno scrivere molte parole, e quelli che ancora devono afferrare a pieno alcuni concetti di base.
Va tutto bene. È tutto – per usare una parola un po’ antipatica, ma sempre rassicurante – “normale”.
Come abbiamo avuto modo di spiegare in un post precedente, è fondamentale che, a questa età, mamma e papà evitino di fare confronti con gli altri bambini.
I compagni di scuola, il cuginetto, il fratellino più grande… Ogni bambino è un mondo a parte: e il bello dei bambini è proprio questo!
Tuttavia, seppure in un’ottica di “tutto bene, tutto normale” ci sono alcune competenze che alla fine del primo anno di primaria un bambino dovrebbe avere acquisito, come indicano anche le Linee guida 2011 per il diritto allo studio stilate dal Ministero dell’Istruzione.
Nello specifico, dovrebbe avere capito che c’è una corrispondenza tra il suono di una lettera e la sua veste grafica – ossia che ogni lettera è al tempo stesso suono e segno grafico.
In altre parole, il mare è sì quella massa d’acqua davanti a me, ma è anche una parola che inizia per “M”.
Se mamma e papà si rendono conto che questo salto cognitivo non è avvenuto, la prima cosa da fare è:
no agli allarmismi.
La seconda è quella di parlare con le insegnanti (se già non sono venute loro a parlarne con voi, come dovrebbe essere), la terza è quella di portare il bimbo dal logopedista per una valutazione. Che – ricordiamocelo – a questa età significa sostanzialmente un monitoraggio. Eventuali disturbi dell’apprendimento (DSA) possono essere diagnosticati con certezza solo più avanti (alla fine della seconda elementare).
Ma ora viene il bello.
Se vi accorgete che vostro figlio ha bisogno di rafforzare alcune competenze, voi, mamme e papà, potete fare molto, moltissimo per potenziare le sue abilità di letto-scrittura. Anche sotto l’ombrellone.
Come ci suggerisce la dottoressa Ilaria Ceccarelli, logopedista FLI-Federazione Logopedisti Italiani, le attività da spiaggia per aumentare la confidenza dei nostri figli con le sillabe e le parole sono tante e divertenti.
attività da spiaggia per aumentare la confidenza dei nostri figli con le sillabe e le parole
Un modo diverso di stargli accanto in questo passaggio così importante e delicato della sua vita (l’inizio del suo percorso scolastico) e aiutarlo a partire con il piede giusto.
Sicuro di sé e felice dei propri progressi.
Vedrete che anche fratellini/amichetti un po’ più piccoli vorranno partecipare ammaliati dal potere della parola scritta e letta…
1. Caccia alla sillaba
Ogni volantino o cartello pubblicitario può diventare un’occasione per fare un esercizio di ricerca e lettura. Potremmo rendere l’attività più eccitante e coinvolgente creando una sana competizione con il bambino, del tipo: «vediamo quante “MA” riesci a trovare».
Si può cominciare con sillabe semplici, procedere con quelle più complesse, per finire alle parole.
2. La lingua aliena
Chiedete al bambino di inventare e leggere parole nuove, combinando varie sillabe che scriverà sulla battigia, con un bastoncino. Possiamo, anche in questo gioco, sfidarci nella creazione delle parole più buffe. Così facendo, vostro figlio può stabilizzare le prime acquisizioni nella letto-scrittura.
3. Indovina la parola
In qualsiasi momento della giornata, per ammazzare la noia durante il viaggio in auto verso il mare, ad esempio, si possono fare gare di sintesi fonemica.
Che significa?
Dite al vostro bambino una parola “suono per suono”, ossia attraverso lo spelling, e chiedegli di indovinare la parola (esempio: c-a-s-a. Il bambino dovrebbe dire “casa”).
4. Parole spezzate
Come nel gioco precedente, l’attività vuole potenziare le competenze metafonologiche: vale a dire quelle competenze che permettono al bambino di riflettere sui suoni e manipolarli.
Stavolta sarà il bambino a fare lo spelling di una parola che poi noi dobbiamo indovinare.
Questa abilità è strettamente correlata all’abilità di lettura.
5. Parole incatenate
Proponete a trovare figlio una parola e chiedegli di trovare una parola che cominci con l’ultima sillaba della parola che gli abbiamo proposto.
Una volta trovata la parola, toccherà a noi cercarne una nuova che cominci con la sua ultima sillaba. Un esempio? Noi potremmo dire MARE, lui REMO, noi MONTI e così via…
6. Giochi di enigmistica
Attività molto utili al consolidamento della letto-scrittura sono sicuramente cruciverba e giochi di riflessione linguistica, che potremmo cercare in edicola (ce ne sono per bambini e di tutti i tipi!!), ma anche preparare noi con un po’ di fantasia. Perfetti da tirare fuori quando fa troppo caldo e bisogna fare un “pit-stop” sotto l’ombrellone.
7. Gioco dell’impiccato
Un grande classico! Chiedete a vostro figlio di pensare a una parola, fare il suo spelling e fornirvi, come indizio, un trattino per ogni lettera.
Noi dovremo indovinare la parola che ha in mente. Possiamo chiedere se è presente una determinata lettera o ulteriori indizi (per esempio, “se è una cosa che si mangia“). A ogni errore commesso, il bambino disegna una parte del corpo dell’omino che, se non riusciremo a trovare la parola pensata, finirà… Impiccato!
Farlo sulla sabbia, con un bastoncino o con la paletta al posto della penna, sarà ancora più divertente.
8. Quanto costa…?
Anche le abilità numeriche e di calcolo possono essere stimolate attraverso semplici attività quotidiane. Mandiamo il nostro bambino a comprare il gelato o la granita, ragionando con lui sui soldi necessari, calcolando il resto che deve ricevere.
Oppure contiamo gli ombrelloni chiusi e quelli aperti, i bambini biondi e quelli castani…
Insomma:
partiamo da ciò che vediamo e costruiamo piccole situazioni problematiche di tipo aritmetico.
9. Hai preso la targa?
Un gioco molto divertente è fare una gara di velocità nel sommare le cifre presenti nella targa della macchina che ci precede.
In questo modo abbiamo la possibilità di stimolare il calcolo mentale, ma anche il recupero di semplici fatti numerici (esempio 2+2) e dare al bambino la possibilità di allenarsi attraverso il gioco.
10. Leggere è divertente, in due anche meglio!
Regaliamo al nostro bambino un momento per condividere con lui la lettura di una semplice storia. Potremmo leggere a turno, fare commenti, porre domande e riflettere insieme.
A volte i bambini, soprattutto durante le prime fasi di esposizione all’apprendimento, associano la lettura al momento dei compiti e di attività un po’ “noiose”. Cerchiamo libri di barzellette per bambini, storielle divertenti e facciamogli scoprire il piacere di leggere.